(RIF. DNA 02)
Isolato nel 1964 da due virologi inglesi, Anthony Epstein e Yvonne Barr, è responsabile della Mononucleosi infettiva (“la malattia del bacio”, molto diffusa tra gli adolescenti) ma è anche associato ad alcuni tumori, in specie linfomi.
La mononucleosi infettiva è una malattia causata dal virus Epstein-Barr (EBV), appartenente alla famiglia degli herpesvirus. L'infezione è abbastanza comune ed oltre il 90% della popolazione mondiale entra in contatto con il virus nei primi anni di vita, durante l'adolescenza o in età adulta. Nei paesi industrializzati, in virtù delle migliori condizioni igieniche generali, l'infezione è più frequente nei giovani tra i 15 ed i 30 anni e meno comune nei bambini.
Nei paesi in via di sviluppo, invece, l'infezione colpisce frequentemente i bambini in età pediatrica, anche se spesso non viene diagnosticata perché accompagnata da disturbi lievi o confondibili con altre infezioni comuni nell'infanzia. L'evoluzione (decorso) dell’infezione è generalmente lenta con disturbi (sintomi) poco specifici quali mal di gola, febbricola ed ingrossamento diffuso delle linfoghiandole (linfoadenopatia). I disturbi (sintomi) possono persistere da qualche settimana a qualche mese.
Generalmente, l'infezione guarisce senza particolari conseguenze ma, in alcune circostanze più gravi, comunque meno comuni, può avvenire la rottura della milza, possono presentarsi complicazioni a carico del fegato o del sistema nervoso.